Il successo degli Intermedi de La Pellegrina secondo Giuseppe Pavoni

«IL MARTEDI, che fu alli 2. di Maggio, la Serenissima Sposa era vestita di bianco all’Italiana, ma secondo l’uso della Città di Fiorenza; et in questo giorno si fece quella bellissima Comedia, recitata da Comici Senesi, detti gli Intronati, chiamata la Pellegrina: la quale veramente si può dire, che mai á ricordo d’huomo si è visto la più magnifica, et risplendente di questa : non tanto per una moltitudine di tanti richissimi vestimenti, quanto per la grandezza de gli Intermedij, che vi sono interposti; l’artificio de’ quali hanno simiglianza più del divino, che dell’humano: i quali si descriveranno con quella più fedeltà, et brevità che si potrà.
Era la gran Sala, ove si fece la Comedia tutta messa à oro con pitture, et statue di rilievo stupendissime. Et all’intorno vi erano li gradi di mano in mano l’uno sopra l’altro, ove commodamente erano assise tutte le Dame forestiere, come del stato di sua A. Sereniss.
Li Principi et Principesse erano dietro à tutti in capo della Sala sopra un catafalco.
Nel mezo della Sala vi stava gli huomini tutti à sedere sopra à banche accomodate in modo, che tanto vedeva gli ultimi, come li primi.»

Giuseppe Pavoni, Diario descritto da Giuseppe Pauoni delle feste celebrate nelle solennissime nozze delli serenissimi sposi, il sig. don Ferdinando Medici, & la sig. donna Christina di Loreno gran duchi di Toscana. Nel quale con breuità si esplica il torneo, la battaglia nauale, la comedia con gli intermedij, et altre feste occorse di giorno in giorno per tutto il dì 15 di maggio 1589, nella stamperia di Giouanni Rossi, Bologna 1589, 14.

“IL MARTEDI, che fu alli 2. di Maggio, la Serenissima Sposa era vestita di bianco all’Italiana, ma secondo l’uso della Città di Fiorenza; et in questo giorno si fece quella bellissima Comedia, recitata da Comici Senesi, detti gli Intronati, chiamata la Pellegrina: la quale veramente si può dire, che mai á ricordo d’huomo si è visto la più magnifica, et risplendente di questa : non tanto per una moltitudine di tanti richissimi vestimenti, quanto per la grandezza de gli Intermedij, che vi sono interposti; l’artificio de’ quali hanno simiglianza più del divino, che dell’humano: i quali si descriveranno con quella più fedeltà, et brevità che si potrà.
Era la gran Sala, ove si fece la Comedia tutta messa à oro con pitture, et statue di rilievo stupendissime. Et all’intorno vi erano li gradi di mano in mano l’uno sopra l’altro, ove commodamente erano assise tutte le Dame forestiere, come del stato di sua A. Sereniss.
Li Principi et Principesse erano dietro à tutti in capo della Sala sopra un catafalco.
Nel mezo della Sala vi stava gli huomini tutti à sedere sopra à banche accomodate in modo, che tanto vedeva gli ultimi, come li primi.”

Frontespizio del Diario descritto da Giuseppe Pauoni […], Bologna 1589. Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Rari 22.B.8.7.