Il teatro religioso

In Europa, nel corso del Medioevo, forse a partire dal IX secolo, si sviluppa un tipo di teatro strettamente legato ai temi religiosi. Se, in una prima fase, è recitato in latino esclusivamente all’interno delle chiese e con un allestimento estremamente semplice, tra il XIV e il XV secolo, il teatro religioso comincia a essere rappresentato nelle diverse lingue locali, sia all’interno delle chiese che lungo le strade e nelle piazze delle città. In questa fase, la messa in scena diventa più complessa, facendo uso di piccoli edifici in legno – detti luoghi deputati o casamenti -, carri e macchine sceniche per gli effetti speciali.

La macchineria era utilizzata specialmente per i voli di angeli, discese e salite di personaggi sacri dal Paradiso e improvvise apparizioni di demoni da sottoterra.

A Firenze la macchineria conobbe un particolare sviluppo a partire dal primo Quattrocento, quando complesse macchine del Paradiso vennero costruite dentro le chiese d’Oltrarno in occasione delle feste dell’Ascensione, della Pentecoste e dell’Annunciazione; rappresentate, rispettivamente, a Santa Maria del Carmine, Santo Spirito e San Felice in Piazza.