“Era fatto il palco della rappresentazione sotto la cupola, […], e sopra il detto palco era fatto la camera della Vergine con il suo letto […]. Di poi si apriva il Cielo, il quale era fatto dentro al vano della Cupola di detta Chiesa, e appariva il Paradiso aperto ripieno d’uno splendore stupendissimo, nel quale si vedeva dio Padre in mezzo a molti Angeli, e Cherubini, il quale commetteva all’Angelo Gabriello, che scendessi in terra, e annunziassi a Maria Vergine l’Incarnazione del suo Figliolo. Dipoi l’Angelo Gabriello in una bella mandorla ripiena tutta di lumi scendeva a poco a poco in terra, e sopra di lui era un coro di Angeli, che scendeva insieme seco quasi fino a mezz’aria, poi si fermava, e la mandorla, dove era l’angelo Gabbriello, da per se scendeva a poco a poco in terra, e, dove arrivato, usciva dalla mandorla, e subito tutti lumi, e splendore di essa mandorla, si apriva, e lui con bellissima grazia pianamente andando, si conduceva avanti alla Vergine, e con voce quasi divina gli esponeva la imbasciata di Dio.”